giovedì 29 maggio 2014

Critico criticatrutto

(avevo cercato titoli alternativi per questo post, alla fine sono andato sul "troppo simpatico del Drive In", più che altro perchè se intitolassi tutti i post "solito coglione" non si capirebbe più niente, sul blog...)

Il mio negozio è una orologeria "pura". Non c'è altro, soprattutto non è una 'oreficeria' - le due cose sono spesso collegate, ma non qui.
Però il mio tecnico di laboratorio ha un orafo molto molto fidato e veramente bravo, e ogni tanto (raramente) mi rivolgo a lui per problemi legati a casse o bracciali di orologi d'oro. Lo faccio solo in quei casi, e comunque a discrezione - per saldare una catenina o un braccialetto, mando da altre parti, perchè di gioielli e preziosi non me ne voglio occupare.

Quindi. Un giorno viene un tizio, diciamo sui 65 anni, con un orologio cassa oro e con bracciale oro. E' un bracciale particolare, sembra una catena, è ad anelloni, tutto d'oro. Una tamarrata incredibile dal valore di tipo 5000 euro, a cui una nipotina si è aggrappata e col suo dolce peso ha strappato ben due degli anelloni.
Ok, decido di accettare il lavoro per la saldatura.

E' pronto la settimana, il tizio torna.
Sono 18 euro, per un lavoro meraviglioso.

"18 euro per una saldatura?"
"Sì... è per due saldature, però - gli anelli rotti erano due."
"Ma cosa ci vuole?"
"Ci vuole il cannello, il gas, ci vuole perizia nel raddrizzare i monconi, ci vuole l'occhio per un buon lavoro."
"Mi faccia vedere."

Ora, se in un lavoro di saldatura NON si vede la saldatura, vuol dire che è stato fatto un lavoro della madonna.

"Ma non si vede neanche la saldatura!"

(lo prendo come un complimento?)

"Ma non sembra nemmeno che ha fatto il lavoro!"
"Scusi, ma se mi ha portato il bracciale rotto in due punti e ora è saldato e non si vede nemmeno il punto di rottura, direi che il lavoro l'han fatto."
"Mah, se lo dice lei."
"..."

Poi, continuando a far passare la mano sulle maglie, trova il punto della saldatura.

"Ah è qui!"
"Mmm, sì."
"Ma si sente!"
"Sì, è una saldatura. Alla fin fine il pezzo era rotto e l'abbiamo aggiustato proprio bene. Mi pare un buon lavoro..."

Oh, niente, con uno così non si può ragionare oltre. Ho chiesto di nuovo i soldi e arrivederci. Il tutto per 18 euro su un orologio contenente tipo un etto d'oro...

Ed ecco perchè mi tengo lontano dall'oro e dalle sue riparazioni.

15 commenti:

  1. Cioè 18 euro? E ci devi guadagnare sia tu che l'orafo saldatore? Ma mettiamo pure che tu l'hai fatto pro bono. Se ci ha messo mezz'ora è sempre un prezzo onesto. Ma questo qui ha mai chiamato un idraulico che solo per uscire dal negozio ne vuole 30?

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    1. ...e ci batto anche lo scontrino, quindi il 22% lo saluta lo stato.

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  2. infatti, 18 euro sembra poco. Ma guarda tu sto pidocchio arrogante che si lamentava pure. Più li hanno e più si lamentano

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  3. Anche io dico che 18 euro è un prezzo onestissimo... oltre tutto, va detto che se hai un oggetto così costoso in negozio, ed avviene un furto, tocca a te rimborsarlo (o alla tua assicurazione), quindi c'è anche il premio assicurativo, che è proporzionale al valore dell'oggetto.

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    1. Seee guarda, fallo capire al bovino medio cos'è un "premio asicurativo". Che se la pila di un cartier la pagano due euro in più della pila di un orologio normale, fanno storie strappalacrime (in realtà una pila cartier la faccio pagare ben 4 euro di una pila normale!)

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  4. Uno che paga migliaia di euro per una tamarrata d'orologio d'oro e poi rompe il cazzo per 18 euro di riparazione? È vero eh, più hanno soldi e più si attaccano a ogni fottuto centesimo...che pezzente

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  5. soccia che clienti pesanti...........per 18 euro poi..........

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  6. Non ti è venuta la curiosità di chiedergli quanto si aspettava di pagare?

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    1. Qua sono abbastanza sicuro di indovinare io: direi "ma nulla si figuri, era giusto una riparazione rapida!".

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  7. Il mio orefice con 30.000 lire lo faceva meglio, non ha nemmeno le unghie !

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  8. Ciao Orolofrust.

    Un pò di tempo addietro:

    "Salve dovremmo regalare un orologio"
    "Che budget avete signora?"
    "Massimo 50 euro"
    "Allora, ci sarebbe quello, quello, e anche quello lì è molto bello"
    "Quello è perfetto"
    "Benissimo"
    "Non mi farebbe uno sconticino a 40 euro?"
    "No, signora, è un prezzo già molto basso, non abbiamo margine..."
    "Sa, perchè il regalo "grosso" lo abbiamo già fatto"
    "Ah! Che regalo, signora, se non sono indiscreto?"
    "Beh, abbiamo già regalato un Rolex..."
    "Ah."
    "Però diviso in quattro, eh!"
    "Ah".
    "Mi fa uno sconticino quindi?"
    "No signora."

    Fine storia.

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  9. Piccola curiosità. Bazzico spesso forum di orologeria/pendoleria, in cui si parla anche di meccanismi che lavorano con ruote dentate di piccole dimensioni, esempio carillon o comunque scatole musicali di complessità variabile. E insomma si dice che chi vuole effettuare riparazioni di "cimeli di famiglia" di questo tipo, oppure approcciarsi all'autocostruzione di orologi, pendoli o altro le ruote dentate deve procurarsele cannibalizzando vecchi orologi e quindi girare per mercatini dell'usato sperando di trovare quello che si cerca, questo perchè di produttori di ruote dentate per orologi che vendono a privati, e magari fanno pure ruote "custom", più non se ne trovano. Se si parla di ruote grossine si può lavorare anche con cnc "normali" dicono, ma per minuterie non saprei nemmeno come fare. Tu sai nulla sull'argomento ?

    P.S. Ovviamente l'opzione "orologi a cucù con ingranaggi in legno" non è accettabile... :-(

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    1. Ahahah...cioè, tu speri pure che ti risponda ? Ma hai idea del soggetto a cui fai domande ? Leggiti il posto sulla madre che porta l'orologio del figlio morto e capisci...

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    2. La cosa che mi procura maggior soddisfazione, caro anonimo commentatore, è che tu dopo tutti questi anni continui a leggere non solo il blog, ma anche i commenti. Ti ricordi addirittura dopo tutto questo tempo la tua versione della signora con il figlio morto*, e la tiri fuori quando qualcuno mi fa una domanda tecnica. Aspettavi da anni questo momento, in cui sarei stato messo in difficoltà su una "domanda tecnica" (tecnicissima: dove trovare pezzi di ricambio)... stai godendo ora, sono sicuro, e sono sinceramente felice per te.
      Goditi la vita, dai, il prossimo post magari lo dedico a te. Quindi mi raccomando, continua a leggere! Leggi pure tutti i commenti, che a me magari a volte ne sfugge uno o mi dimentico di rispondere (come in questo caso), e per fortuna c'è sempre qualche precisino che correrà a rinfacciarmelo!

      E' proprio per anonimi rosiconi come te, che lascio aperti i commenti anonimi al blog! ;)

      * ribadiamo per gli ultimi arrivati la "mia" versione: una signora mentre devo cambiare un cinturino mi racconta la rava e la fava alludendo che purtroppo il figlio è scomparso, ma si "dimentica" di dire che il cinturino che sto maneggiando è sporco proprio di quel sangue - io a lei alla fine non ho detto niente, avrei potuto prenderla molto peggio... la storia è raccontata qui:
      http://orologiaiofrustrato.blogspot.it/2011/05/perche-non-me-lo-hai-detto.html
      mi sono preso dello stronzo, del bastardo, dell'insensibile per averla raccontata. ma in effetti, cosa ho raccontato di così da stronzo? del fatto che mi sono vagamente alterato in privato (non davanti a lei) perchè si era scordata di dirmi che stavo per toccare materiale infetto? io rimango della mia, e ricordatevi che questo blog è uno sfogo - a me quella cosa aveva fatto incazzare parecchio e mi sono sfogato qui, non con la signora.

      peace.

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  10. La madre dei "pezzenti nell'anima" è sempre più gravida e fertile, a quanto pare...

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